20 aprile 2007

Volti, corpi, sogni, speranze, illusioni: l’anima di Zamenhof.

tutto ruota intorno ad una terrazza

il favoloso mondo
l’isola felice
il paradiso
la comune
zamenhofplace
tanti soprannomi diversi, alcuni azzeccati, altri un po’ meno, ma zamenhof rimane sempre lei, bella e contraddittoria.
Z16 in realtà è tutta rosa, ma all’esterno maschera la sua bellezza con una facciata grigia e un po’ triste, che tenta, forse invano oramai, di nascondere e mascherare agli occhi indiscreti e curiosi dei passanti un mondo a sé stante.
Io qui ci sto da tanti anni, oramai quasi 8, e ho visto passare parecchia gente diversa, tante personalità differenti che si sono incontrate e scontrate. Molti volti e corpi ed ognuno, nel suo piccolo, ha contribuito a creare l’atmosfera che si respira in questo posto.
Non è facile vivere qui dentro, perché si, il concetto “comune” ispira sentimenti di fratellanza, amicizia, socialità, aiuto reciproco, ma non è solo questo; a volte è mancanza di privacy, è confusione esagerata, è un “tutti sanno tutto di tutti” o almeno un “non tutti sanno mantenersi al di là della soglia dell’invadenza”. Ma questo è il rovescio della medaglia… e come in tutte le situazioni bisogna prendere una bella bilancia e saper valutare
Io la sento mia questa Zamenhof, e diversamente non potrebbe essere. A volte ne parlo male, ci sono dei periodi in cui mi chiedo ancora che cosa ci faccio qui, perché non vivo in una casa “normale”, in un condominio “come gli altri”; poi mi rendo conto che è brutto vivere in un posto dove a mala pena conosci e saluti il tuo dirimpettaio…ecco forse questo potrebbe bastare a convincermi a restare in questo posto […]

Franca


1 commento:

Anonimo ha detto...

udiu che emozione leggere!

son contento che sia nato il blog! Un parto lungo e difficile ma si sa come vanno ste cose qua!

z16 aspettami che tra poco arrivo!!!!!